C’è relazione tra mal di schiena e colite?
Forse non tutti sanno che la colonna vertebrale è strettamente legata ai nostri organi interni (mi riferisco al fegato, stomaco, colon, intestino tenue, polmoni ecc..) e che tanti mal di schiena sono dovuti a disturbi di origine viscerale, ad esempio coliti, reflusso gastro-esofageo, gonfiore addominale ecc.; ma cos’è che mette in relazione schiena e visceri? Cercherò di spiegare nella maniera più semplice possibile la relazione tra pancia gonfia e dolori di schiena.
Ogni organo è legato alla parete posteriore da alcune strutture che ricordano molto dei legamenti. Quindi tali legamenti avvolgono il viscere e si inseriscono in prossimità della colonna vertebrale influenzandone la mobilità.
Per cui se ad esempio il colon è gonfio, teso, sofferente, creerà una trazione sulle vertebre con conseguente riduzione di mobilità e dolore. Magari il corpo per un periodo più o meno lungo riuscirà a compensare ma, se lo stimolo irritativo a partenza dall’organo persiste, la persona sarà sempre soggetta a ripetuti mal di schiena.
Inoltre la relazione tra colonna vertebrale e visceri è data dal sistema neurovegetativo, ossia da quella parte del sistema nervoso che funziona in maniera autonoma, cioè senza la nostra volontà, e permette, tra le altre cose, la peristalsi (ovvero l’avanzamento delle sostanze contenute all’interno degli organi viscerali cavi) facendo contrarre e rilasciare i muscoli involontari della parete dell’organo stesso.
Il sistema nervoso autonomo ha origine dalla colonna vertebrale e si distribuisce ai visceri contenuti nell’addome e nel torace, mettendo quindi in stretta relazione le vertebre con i nostri organi interni il cui stato influisce, a loro volta, sulla colonna vertebrale.
Ogni organo interno comunica con un segmento vertebrale: ad esempio il fegato è collegato alla settima, ottava, nona e decima vertebra dorsale; il rene alla decima, undicesima e dodicesima vertebra dorsale ed alla prima vertebra lombare; il colon ha una grossa rappresentazione vertebrale che va dalla sesta dorsale alle prime vertebre lombari, ecc.
Quindi, appurato questo importantissimo collegamento, risulta chiaro come ad esempio un colon perturbato possa inviare delle informazioni alterate nel tratto dorsale corrispondente; tutto ciò comporterà una perdita di mobilità delle articolazioni tra una vertebra e l’altra ed il risultato sarà “IL MAL DI SCHIENA”.
A volte dietro ad una problematica viscerale ci può essere una alterata permeabilità delle pareti intestinali, una disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale), stress cronico, una intolleranza alimentare; spesso tali situazioni sono concomitanti tra di loro.
Concludo sottolineando il concetto che spesso il mal di schiena e i problemi intestinali (pancia gonfia,dolori al basso ventre) sono due facce della stessa medaglia.
Nell’immagine sottostante ad esempio si può vedere come, a distanza di soli 10 giorni, la signora abbia ridotto di molto il gonfiore addominale pur avendo mantenuto lo stesso identico peso. Nel suo caso c’era un segnale importante legato al frumento.
Da qui si può intuire il legame tra alimentazione e mal di schiena, ovvero:
CATTIVA ALIMENTAZIONE > SOFFERENZA VISCERALE > MAL DI SCHIENA.
Immagini prima del trattamento (a sinistra) e dopo il trattamento (a destra).
Compito dell’osteopata è, mediante test e tecniche manuali, andare a ricercare e mettere in evidenza queste relazioni, eseguire tecniche per il rilascio delle tensioni viscerali ed infine liberare quel tratto di schiena bloccato.
Pensare che un mal di schiena sia dovuto esclusivamente ad una “disfunzione” della sola colonna vertebrale tralasciando tutto ciò che si trova davanti determina spesso un risultato incompleto.
Contatti
DOTT. FRANCESCO TONDI
Osteopata - Fisioterapista
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