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Valutazione posturale mediante pedana stabilometrica e posturometrica Lizard

L’analisi posturale mediante pedana stabilometrica e posturometrica riveste un ruolo di grande importanza nello studio della postura.

Infatti squilibri strutturali, biochimici-metabolici e psico-emozionali si manifestano inevitabilmente anche attraverso uno squilibrio del tono della muscolatura con conseguente modificazione dei dati stabilometrici delle persone.

Una attenta valutazione di tali informazioni è in grado di fornire utilissime note su diversi aspetti della salute.

La pedana stabilometrica Lizard è quindi uno strumento importantissimo per valutare la postura del paziente, ci permette di capire la strategia ed i compensi che il soggetto mette in atto per mantenere l’equilibrio in stazione eretta, se ciò è funzionale o se comporta un eccessivo dispendio energetico.Inoltre misura la proiezione al suolo dei carichi posturali, ovvero la posturometria. Tutto ciò è molto utile in quanto evidenzia i problemi del paziente, dimostrando al tempo stesso l’efficacia del trattamento nelle successive verifiche.

Si chiederà al soggetto di stare in piedi sulla pedana in posizione rilassata e di guardare dritto davanti a sé. Ogni valutazione dura 51 secondi ed è possibile inserire delle variabili tra una e l’altra e verificare la risposta del sistema tonico posturale a ciascuna di tali variabili. Ad esempio si può eseguire la prova con e senza occhiali, con plantari, con il byte o con rulli di cotone tra i denti (in modo da annullare momentaneamente le informazioni provenienti dai denti e dalle articolazioni temporo-mandibolari), si può eseguire la valutazione prima e dopo il trattamento manuale, si possono utilizzare fiale test mantenute a contatto con il corpo ecc.. si possono comparare le diverse misurazioni in modo da verificare l’influenza di ciascuna di esse sulla postura.

In condizioni normali nella misurazione fatta ad occhi chiusi l’area (A), che rappresenta la superficie del gomitolo espressa in mm quadrati (vedi figura subito sotto), dovrebbe aumentare di circa due volte e mezza rispetto a quella misurata ad occhi aperti.Un altro valore molto interessante è la varianza di velocità (var V) che indica l’armonia dei recettori del sistema posturale.Il valore della varianza dovrebbe essere minore di 30 ma più è basso meglio è; una varianza alta mi indica tensione nel sistema, quindi maggior dispendio energetico, mentre una varianza bassa indica armonia nel sistema.

RP (blu) misurazione con occhiali; EC (verde) misurazione ad occhi chiusi

misurazione con occhiali

misurazione ad occhi chiusi

I grafici qui sopra dimostrano che in entrambi i casi (quindi sia ad occhi aperti con occhiali che ad occhi chiusi) il baricentro è spostato a destra
e leggermente posteriore, c’e’ un carico di diversi kg maggiore sul piede destro soprattutto a livello del retropiede (freccia rossa rivolta verso l’alto).

Inoltre questa pedana si contraddistingue per la possibilità di effettuare la rilevazione separata dell’attività dei due emisomi, ovvero misura in modo separato l’attività del lato destro e sinistro del corpo. Nella figura subito sotto infatti si conferma che l’emilato destro è più posteriore e che oscilla di meno rispetto al sinistro.

Calcolando che l’area e la varianza di velocità nelle due posizioni occhi aperti con occhiali ed occhi chiusi sono pressoché uguali, quindi la stabilità è più o meno la stessa, e che il carico sui piedi nelle due posizioni cambia di poco, possiamo concludere dicendo che il soggetto non utilizza la vista per controllare la propria postura e questo potrebbe dipendere o dagli occhiali sbagliati o dall’interferenza di un altro recettore posturale.

piede sinistro (grafico sinistro) e piede destro (grafico destro)

Un recettore che ha delle connessioni enormi con la vista tanto da poterne influenzare negativamente la funzione è l’apparato masticatorio.
Ma come si può valutare e misurare con pedana stabilometrica l’incidenza dell’apparato masticatorio sulla funzione visiva?
Semplice, basta mettere due rulli di cotone tra le arcate dentarie, in tal modo si impedisce ai denti posteriori di venire a contatto, cosa che avviene abitualmente durante la masticazione e deglutizione. Mettendo questo “cuscinetto” tra i denti, il sistema nervoso centrale non riceve più l’informazione proveniente dai denti e dalle articolazioni temporomandibolari, è un po’ come se annullassimo temporaneamente questa informazione, possiamo quindi misurare se i parametri stabilometrici migliorano o meno a conferma di una relazione tra bocca e postura.

Nei grafici riportati qui sotto si vede come con i rulli di cotone il soggetto sia più centrato e come i carichi sui piedi siano meglio distribuiti.

RP: soggetto con bocca rilassata, quindi con i denti non serrati (blu). In verde con rulli di cotone tra le arcate dentarie

soggetto con bocca rilassata

 soggetto con rulli di cotone

Contatti

DOTT. FRANCESCO TONDI
Osteopata - Fisioterapista
Via Andrea Giovanni Micheletti 7
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Francesco Tondi